Per quante cose posso avere appreso dai libri, molte di più ne ho imparate dall’incontro con alcune persone che mi hanno aiutato a tirar fuori le mie capacità e intraprendere la professione di psicoterapeuta.
Penso, per esempio, alla dott.ssa Schumann, al suo modo di ascoltare in profondità, di cogliere quello che sta dietro le parole anche con l’aiuto della sua brillante ironia. Alla dott.ssa Bassi e al dott. Mioni riconosco di avermi trasmesso la capacità di guardare all’individuo come immerso in un sistema di relazioni. Negli anni dell’università mi ha colpito l’appassionata curiosità del prof. Brighetti, la sua capacità di sognare e di stupirsi, gli insegnamenti del prof. Campione sul concetto di crisi, di capire e accettare i tempi del cambiamento.Il dott Saadi che mi ha dato fiducia quando non ne avevo, e mi ha aiutato a muovere i primi passi. Poi la creatività e lungimiranza del dott. Toccacieli, la sua visione di una medicina integrata e la sua determinazione a creare una realtà che lavorasse in tal senso. E la dott.ssa Petroni, che unisce empatia e straordinarie competenze e conoscenze, da cui ho imparato tanto. E la dott.ssa Valenti, di cui ho ammirato l’atteggiamento professionale, la serietà, la puntualità, la determinazione, l’apertura di orizzonti. E la dott.ssa Zannoni che mi ha aperto al mondo dell’alimentazione come cura. Poi la dott.ssa Biondi, inarrestabile nel suo entusiasmo, sempre piena di progetti e novità, sempre a mettersi in gioco con competenza. Poi il dott. Pasquinelli che rimane un riferimento per tutta la parte psicofarmacologica e neurologica, un punto di riferimento che mi da molta sicurezza. E ancora il dott. M. Zucca, la dott.sa B Bertini, dott.ssa L. Bertoni, dott S. Galassi, dott. Succi, e altri con cui la collaborazione è appena iniziata e mi auguro sia ancora lunga e positiva. Poi la dott.ssa Fanti che mi sta aiutando a portare l’EMDR nel vivo della mia pratica clinica. E ancora un ringraziamento al dott. G. Caselli che mi ha dato fiducia nella preparazione del workshop sul biofeedback nel dolore cronico alla scuola di Modena.
Ma i veri passi avanti li devo alle persone che hanno cercato il mio aiuto e a quelle che hanno rinunciato, alla ricchezza dei loro vissuti e delle loro storie, alla capacità di mettersi in gioco e ricostruirsi.
Nel corso degli studi mi sono interessato di varie tematiche, anche molto distanti tra loro: la stesura di un modello di assessment e trattamento dei disturbi del comportamento alimentare basato sull’approccio Maudsley e incentrato sui fattori familiari di mantenimento (riferimento agli studi di J. Treasure), il trattamento Biofeedback nelle cefalee e il Neurofeedback con il dott. A. Fantini (riferimento gli studi di E. Peper, F. Andrasik, L. Grazzi), il trattamento cognitivo comportamentale per il Colon Irritabile e i disturbi gastrointestinali funzionali (riferimento gli studi di J.M. Lackner), i protocolli di stimolazione cognitiva e memory training nel deterioramento cognitivo lieve dell’anziano, la Schema Therapy nei disturbi di personalità (riferimento al modello di J. Young), la relazione tra funzioni cognitive, emotive e le dinamiche frattali di alcuni aspetti del movimento (riferimento agli studi di J.M. Hausdorff), e altre cose più o meno interessanti. Assieme al Dott. De Matthaeis Michele ho perfezionato la mia preparazione in Biofeedback.