Cosa Fare
Per prima cosa occorre superare la vergogna e condividere le sensazioni di disagio e di inadeguatezza con altre persone, informarsi su quanto accade fisiologicamente alle donne, al loro sistema ormonale in gravidanza, e i normali cambiamenti psicologici che avvengono in questa fase di passaggio da figli a genitori.
La depressione post partum è un disturbo curabile: spesso è sufficiente parlarne con un professionista, ricercare un adeguato sostegno psicologico per recuperare il senso della propria vita e una relazione positiva con il bambino, ripercorrendo le tappe della gravidanza e ricordando le sensazioni positive.
Non c’è niente di male ad avere momenti di difficoltà nella propria vita: è importante però riconoscere e accettare l’aiuto di qualcuno.
Consigli pratici per superare la depressione post parto
- Parlate con altre persone di quello che vi sta accadendo. In particolare altre madri possono aiutarvi a capire che non siete le sole a sperimentare questi sentimenti contrastanti.
- Lasciatevi aiutare da parenti ed amici nella gestione della casa e del neonato. Spesso c’è la convinzione sbagliata che “bisogna farcela da soli altrimenti chissà cosa penseranno gli altri”; invece è molto frequente avere difficoltà in questa fase e non c’è niente di male ad essere aiutati. Accade poi che gli amici o i familiari non si fanno avanti per timore di disturbare, ma avrebbero molto piacere ad essere coinvolti anche praticamente con la nascita di un bimbo.
- Se possibile lasciate il bambino a qualcuno di cui vi fidate e prendetevi anche solo poco tempo per voi stesse (dormire, rilassarvi, fare una doccia, prendersi cura del proprio corpo, stare al telefono con un’amica e chiacchierare senza parlare di pannolini ecc).
- Riducete le vostre aspettative nei confronti delle pulizie di casa. Se prima di avere un bambino, una casa splendente, era fra le vostre priorità, adesso che siete diventata una mamma, le vostre priorità sono cambiate.
- Ricordatevi che la relazione di coppia deve continuare ad essere alimentata: a volte è sufficiente avere conversazioni che non riguardino vostro figlio.
- Se il tempo lo permette uscite anche tutti i giorni per una passeggiata col bambino.
- Coinvolgete il padre nella cura del bambino, incoraggiatelo ad occuparsi del piccolo anche se non fa le cose nel modo in cui secondo voi andrebbero fatte.
Dott. Stefano Zucchi
Psicologo Psicoterapeuta